lunedì 9 novembre 2009

ETO'O SALVA L'INTER MOU PUNGE RANIERI

• De Rossi: frattura allo zigomo
Spettacolo come da copione, scintille al minimo sindacale e un punto a testa. Inter e Roma ancora una volta non deludono le attese al Meazza. In vantaggio molto presto con Vucinic, i giallorossi sono stati raggiunti quando Mourinho ha caricato di punte l'attacco ed Etòo ha trovato il suo 6/o gol in campionato. Così i 14 punti di distanza in classifica sono passati inosservati. Ora la capolista ne ha cinque di vantaggio sulla Juventus e con serenità si presenta alla sosta per la Nazionale, che a Ranieri servirà invece a recuperare i tanti indisponibili e preparare la scalata di una classifica ancora comunque preoccupante. Mourinho cambia metà formazione rispetto all'impresa di Kiev. Lascia in panchina Cambiasso, Chivu e Sneijder, scegliendo Zanetti terzino sinistro, Stankovic e Vieira come vertici alto e basso del rombo, con Muntari che parte a destra e Thiago Motta a sinistra. Ma un approccio un pò troppo leggero alla gara rischia di rovinare l'atmosfera suggestiva lasciata dai festeggiamenti per il centenario dalla nascita di Angelo Moratti, presidente della Grande Inter e padre di Massimo, attuale numero uno del club. Dal canto suo, la Roma arriva al Meazza con tanti assenti (Taddei è squalificato e Totti, infortunato, tifa in tribuna), e un piano preciso: attendere e ripartire. La tattica rende subito. Dopo appena 2' Vucinic, lanciato a rete, ha un'occasione d'oro ma, faccia a faccia con Julio Cesar, tentenna e si fa soffiare il pallone dal rientro provvidenziale di Lucio. Al 13', però, il montenegrino non spreca la seconda chance, ben più difficile. Su lancio lungo di Motta, appena dentro l'area riesce ad anticipare Lucio e a colpire di testa in torsione con una parabola velenosa che beffa il portiere interista. Come accade spesso, all'Inter serve una sberla per svegliarsi. E quando Milito al 17' prova la girata, Julio Sergio non fa rimpiangere Doni fra i pali. Costretto a lasciare a casa Juan e Burdisso, Ranieri vede la sua difesa traballare troppo spesso. Andreolli, ex di turno, alterna anticipi precisi a errori, mentre Mexes alla mezz'ora rimedia un pestone e deve stringere i denti. Come se non bastasse, al 33' la Roma perde De Rossi, messo ko da una gomitata involontaria di Vieira e costretto ad andare in ospedale con una sospetta frattura dello zigomo. Nonostante il nuovo entrato Faty sia molto meno incisivo del capitano, i giallorossi non sbandano e anzi vanno vicini al raddoppio con una punizione di Riise deviata in angolo. Alla fine del primo tempo non mancano le 'tradizionalì scintille fra le due squadre, replicate più tardi da Mexes e Balotelli. Altrettanto consueta è la mossa di Mourinho che, per rimontare, nella ripresa carica l'attacco, inserendo Sneijder e Balotelli per Muntari e Vieira. Ancora una volta la mossa paga, perchè il fronte offensivo si allarga. E quando al 3' la retroguardia romanista spazza male l'area, Thiago Motta trova facilmente Etòo, lesto nel trafiggere Julio Sergio con un diagonale ravvicinato che vale il 150/o risultato utile casalingo per Mourinho. La Roma si rialza e al 18' Menez impegna Julio Cesar da fuori. Ranieri leva l'acciaccato Vucinic e dà un'altra chance a Okaka, reduce dal gol in Europa League con il Fulham. E l'attaccante azzurrino si fa subito notare con una percussione chiusa con un bel tiro di poco fuori. Poi, però, con l'uscita di Menez, resta isolato in attacco e i giallorossi si limitano a contenere. Al 34' Faty spreca la palla match e poco dopo Balotelli potrebbe fare meglio che sparacchiare un comodo destro. Ma va bene così, perchè una vittoria sarebbe stato premio eccessivo per l'una e punizione immeritata per l'altra squadra.

INTER –ROMA 1 – 1 (13’ 1T Mirko Vucinic; 3 2T Samuel Etò)
Terna arbitrale: G.Rocchi, E.Di Liberatore, C.Copelli
Angoli: 5-4 per la Roma
Ammoniti: Muntari e Menez per comportamento non regolamentare Thiago Motta, Stankovic e Pizarro per gioco falloso.
Recupero: 3' e 3'
I GOL:
13' pt: Su lancio lungo di Motta, appena dentro l'area, Vucinic anticipa Lucio e colpisce di testa in torsione con una parabola velenosa che beffa Julio Cesar.
2' st: Motta raccoglie un pallone al vertice dell'area serve Etòo libero sulla sinistra all'interno dell'area, l'attaccante nerazzurro controlla, si gira e insacca con un rasoterra


PARTITA PESSIMA Della sfida con la Roma gli è piaciuto solo il punto conquistato. Per il resto Josè Mourinho ha visto «una partita vicino al pessimo da parte di tutti. C'era una squadra che non è riuscita a vincere, un'altra che non voleva vincere e un altro ha fischiato troppo». L'ultimo riferimento del portoghese è all'arbitro Rocchi, che, a suo dire, avrebbe dovuto dare più recupero. «La Roma ha fermato la partita 50 volte e ogni volta entravano medico, fisioterapista e barella. E poi a quest'arbitro piaceva tanto fischiare: 3' di recupero - protesta - sono assurdi: forse l'arbitro ha capito che forse nessuno era entusiasta della partita e ha mandato tutti a casa». Alla fine, però, Rocchi ha lasciato scontento anche Claudio Ranieri, che recrimina «perchè abbiamo subito tantissimi falli sistematici che dovrebbero essere puniti più severamente. Se c'è una squadra che si deve lamentare siamo noi. L'Inter - continua il tecnico romanista - è una squadra fisica, ma nel 90% dei casi in cui noi ripartivamo ci facevano fallo». La risposta del portoghese, ai microfoni di Inter Channel, non si fa attendere: «Lui (Ranieri, ndr) piange sempre ed è super felice per un pareggio». Per Mourinho «alla fine siamo stati fortunati perchè la Roma si è accontentata del pareggio: se avesse rischiato, avrebbe vinto». E nella pagella del tecnico interista il peggiore è Balotelli: «È stato vicino allo zero. Non mi è piaciuto». Mentre i vari Milito, Etòo e Stankovic non lesinavano energie nonostante avessero nelle gambe anche i 90' di Kiev, «Balotelli, a 19 anni, poteva fare molto di più - spiega l'allenatore - Ha toccato quattro palloni e non recuperava mai in difesa. Io ho fatto tutto quello che potevo, ho cercato di essere più aggressivo e più dolce, ora mi aspetto qualcosa da lui. So come andrà a finire, che io - scherza - dovrò andare dallo psicologo...». Tutto sommato, per il tecnico di Setubal è «un punto guadagnato, anche se avere a novembre 4, 5, 6 o 7 punti di vantaggio conta poco». Il pareggio fa comodo anche a Ranieri, che torna a Roma con un altro infortunato di lusso. «De Rossi dovrà essere operato», annuncia l'allenatore romanista, sottolineando che «la gomitata di Vieira era involontaria ma lui salta sempre con i gomiti aperti. In Inghilterra veniva sempre cacciato fuori». «Purtroppo ora perdo anche De Rossi dopo Totti, ma io devo fare un plauso ai miei ragazzini, sono molto contento dello spirito del gruppo che si è cementato», continua Ranieri sottolineando che «venire al Meazza e pareggiare non è di poco conto, soprattutto in un momento sublime per l'Inter e complicato per noi».

DE ROSSI OPERATO «De Rossi dovrà essere operato»; lo ha detto il tecnico della Roma Claudio Ranieri ai microfoni di Sky Sport rispondendo ad una domanda sulle condizioni di Daniele De Rossi che ha lasciato il campo nel primo tempo dopo aver subito un colpo vicino allo zigomo durante uno scontro di gioco con Vieira. «De Rossi dovrà essere operato, lo confermo - aggiunge il tecnico - e grazie a Vieira. Lui salta sempre con i gomiti aperti. In Inghilterra veniva sempre cacciato fuori». De Rossi ha lasciato il terreno di gioco alla mezz'ora del primo tempo. .
Daniele De Rossi sarà operato domani al Policlinico Gemelli di Roma. Il centrocampista della Roma nello scontro di gioco con l'interista Patrick Vieira ha riportato infatti la frattura dello zigomo destro. Il giocatore era tra i convocati dal ct Marcello Lippi per per i due test amichevoli dell'Italia, contro l'Olanda il 14 novembre a Pescara e contro la Svezia il 18 a Cesena.

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