mercoledì 11 novembre 2009

QUAGLIARELLA SI SCUSA: "NON CE L'HO CON MAZZARRI"

«Sono sereno, sto recuperando la forma migliore e non esiste alcun problema con i compagni e l'allenatore». Fabio Quagliarella, attraverso il sito ufficiale del Napoli, tiene a puntualizzare il suo pensiero dopo il match di Catania. Secondo l'attaccante «non esiste nessun caso Quagliarella». «Mi dispiace se ho reagito così, ma la mia è stata una reazione istintiva legata al fatto che stavamo soffrendo in campo. Imprecavo contro me stesso, perché mi sentivo bene fisicamente, ma non riuscivo a trovare lo spunto giusto. Avrei voluto spaccare il mondo perché sono finalmente in buona condizione e sentivo di poter dare il massimo fino alla fine. Io son fatto così, sono spontaneo, ho un carattere sensibile e borbotto tra me e me, perché sono un emotivo. Ma la mia imprecazione era solo rivolta al contesto della partita e non ce l'avevo assolutamente nè con l'allenatore e neppure con i miei compagni. Ho uno splendido rapporto con tutti e tengo in maniera viscerale alla maglia azzurra», ha detto il bomber azzurro. Si parla tanto di schemi adatti e del suo ruolo... «Voglio sottolineare che ho giocato ben 2 anni ad Udine da primo attaccante ed anche per un periodo alla Sampdoria. Non c'entra niente il modulo o la mia posizione in campo. Posso giocare sia da prima che da seconda punta e mi trovo bene in entrambi i ruoli - ha ripreso il calciatore nativo di Castellammare di Stabia -. È chiaro che quando la squadra gira bene ne traggono giovamento anche gli attaccanti e quando, invece, si fa fatica anche per noi lì davanti diventa dura. Tutto qui. Sinora pur non essendo al top ho segnato gol importanti ed ho contribuito alla causa della squadra. Sono sereno e ripeto, ciò che conta è che mi sento finalmente bene fisicamente». Ovviamente, non poteva mancare un passaggio sulla mancata convocazione in Nazionale. Quagliarella, alla domanda se è deluso dalla non convocazione ha risposto: «No. Credo che Lippi stia chiamando anche altri giocatori e stia facendo ruotare alcuni elementi. Io mi sento parte integrante del gruppo dell'Italia e so che se faccio bene con il Napoli riuscirò a ritagliarmi un posto ai Mondiali».

Nessun caso Quagliarella”. Il coro è all’unisono e vede tutti d’accordo, dal presidente Aurelio De Laurentiis all’allenatore Walter Mazzarri fino al ds Riccardo Bigon: “E’ solo un momento no, ma passerà presto”. Fatto sta che Quagliarella non è stato convocato in Nazionale dal cittì Lippi. Chissà come la prenderà Fabio. Tutto il Napoli allora fa quadrato attorno al suo gioiello più pregiato, quel Fabio Quagliarella pagato più di Maradona, ma che a oggi non è riuscito a dare ancora il meglio, vuoi per gli infortuni patiti, aggiungi per il modulo che non aiuta le sue caratteristiche tecniche. Il problema però va oltre il tatticismo è sfociare nell’aspetto personale, perché il Quagliarella furioso di Catania dopo la sostituzione e nervoso in campo per tutta la partita non è un caso, ma fa certamente discutere. Come fa riflettere il labiale dell’attaccante del Napoli espresso davanti alle telecamere in perfetto slang napoletano, da cui si comprende perfettamente il disagio per le poche palle “pulite” ricevute dai compagni nel corso della gara di Catania.
A difesa di Fabio è sceso subito in campo il sanguigno patron De Laurentiis: “Si è comportato da giocatore, non è un filosofo. Se lui è un giocatore e non un filosofo, se lui è un giocatore e non un professore, se lui è un giocatore e non un prete, perché dovrebbe comportarsi in maniera diversa? Io da giocatore avrei avuto la stessa identica reazione: è umana e normale”.
Walter Mazzarri motiva così la sostituzione e il poco rifornimento di palloni da parte dei compagni: “Il giocatore ha detto solo che per trovare la condizione voleva restare in campo ma gli ho risposto ch emancavano solo sei minuti. I palloni giocabili arriveranno presto, quando Fabio sarà al top della condizione”.
Il direttore sportivo Riccardo Bigon chiude definitivamente il presunto caso Quagliarella: “E’ normale che lui voglia restare in campo il più possibile anche per riprendere la condizione migliore in chiave Nazionale. Il suo valore è indiscutibile e non si decide in una-due partite: il suo rapporto con Lippi è più che solido”. Ma Fabio in Nazionale non ci sarà, almeno per il momento. Intanto, però, ci va un altro azzurro, Cristian Maggio.

Nessun commento:

Posta un commento