lunedì 9 novembre 2009

Ronaldo e Adriano show

Una magia con l’inconfondibile sigillo del Fenomeno, e la 22ª perla stagionale di Ronaldo è coincisa con una nuova vittoria del Corinthians, che ha superato il Santo André tra le mura amiche del Pacaembù. Oltre al gol personale, anche un assist a beneficio del compagno Dentinho per il definitivo 2-0. Puntuale anche il gol di Adriano, che ha raggiungnto la vetta temporanea della classifica marcatori, con 18 reti, in coabitazione con Diego Tardelli, a secco nello scontro diretto che ha visto prevalere la squadra dell’Imperatore. Il colpo di testa vincente di Adriano è valso il 3-1 definitivo con cui il Flamengo ha espugnato il campo dell’Atletico Mineiro, superandolo in classifica e portandosi al 3° posto, a due sole lunghezze dal San Paolo capolista quando mancano 5 giornate al termine.

PIU’ QUALITA’ CHE QUANTITA’Poche giocate ma buone, anzi buonissime. Il Fenomeno si fa vedere solo a sprazzi, ma le volte in cui l’azione offensiva si sviluppa attraverso i suoi piedi il Corinthians si rende spesso pericoloso, e la splendida invenzione al 36’ ha l’effetto di risvegliare il pubblico del Pacaembù, intorpidito da un asfissiante calore (ben oltre i 30°). Accenno di “bicicletta” dal limite dell’area a disorientare il diretto marcatore e botta di sinistro che accarezza la parte inferiore della traversa e trafigge il portiere avversario Neneca, inesorabile spettatore della magia che porta in vantaggio i padroni di casa. E’ sempre Ronaldo a dare il via all’azione che, al 76’, chiude l’incontro, offrendo un perfetto assist alla giovane stella Dentinho dopo un pregevole controllo di petto. Poche le emozioni nell’arco dei novanta minuti, e il Fenomeno fa la sua terza apparizione in zona gol all’86’, ma Neneca è pronto nel chiudergli lo specchio della porta al momento della conclusione.

OBIETTIVO STORICO. A distanza di una settimana dall’ultimo gol, Adriano timbra regolarmente il cartellino e aumenta le chance di realizzare il sogno dichiarato in settimana: consacrarsi capocannoniere con la maglia della propria squadra del cuore, il Flamengo. Il colpo di testa a centro area che all’83’ ha fissato il punteggio sul 3-1 in favore degli ospiti sull’Atletico Mineiro, è valsa anche la simbolica vittoria personale dell’Imperatore nel confronto diretto con l’altro bomber del torneo, Diego Tardelli, concorrente anche nella corsa per la convocazione ai prossimi Mondiali. E’ da 27 anni (l'ultimo fu Zico) che un attaccante del Flamengo non si laurea capocannoniere, e “questa è una grande occasione per entrare ancor di più nella storia del club”, ha detto Adriano in settimana.

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